Cassetta a tunnel per Civetta
di Guido Premuda & Bruno Bedonni
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Introduzione
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ll'ordine degli Strigiformi appartiene la Civetta (Athene noctua), noto rapace notturno diffuso nelle campagne, ma anche in zone antropizzate e città. È specie stanziale, attiva soprattutto all'alba e al tramonto, che si nutre di micromammiferi, grandi insetti e lombrichi, a seconda delle stagioni.
La specie frequenta ambienti aperti e asciutti e in situazioni naturali è solita nidificare in
profonde cavità di alberi maturi o in cunicoli tra le rocce. In seguito alle modificazioni
ambientali, si è adattata a frequentare e utilizzare per il riposo e la nidificazione gli edifici
rurali. A causa della ristrutturazione di tali costruzioni, trova sempre più difficoltà a reperire
siti idonei e non disturbati ove rifugiarsi e riprodursi, come erano originariamente i tetti
rustici coperti da tegole in cotto.
Come gli altri rapaci notturni, non costruisce un proprio nido all'interno della cavità
utilizzata per la deposizione delle uova bianche e tondeggianti (2-5), deposte tra aprile e
giugno, portando a termine l'unica covata in poco più di due mesi. La specie può rioccupare
il sito di nidificazione per diversi anni consecutivamente.
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In Italia e negli altri paesi mediterranei è specie ancora piuttosto diffusa e localmente anche comune negli ambienti adatti, mentre risulta più scarsa nel centro-nord Europa.
In alcuni
paesi, come la Germania, negli ultimi decenni si è verificato un notevole declino delle
popolazioni nidificanti, tale da stimolare approfonditi studi sulla biologia della specie e sulle
possibilità di impiego di nidi artificiali specifici per favorirne una eventuale ripresa.
Queste ricerche hanno consentito l'acquisizione di notevole esperienza in materia, anche se i risultati
non sono stati sufficienti ad arrestarne il declino, dovuto a molteplici cause, prime fra tutte le
modificazioni ambientali e l'eccessivo uso della chimica nell'agricoltura.
cliccando su foto e disegni si ottiene un'immagine più grande
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Descrizione del nido
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Tra gli altri, è stato progettato e sperimentato un modello di nido artificiale cosiddetto a tunnel" che ha dato i migliori risultati, essendo maggiormente preferito ai modelli a
tronchetto o cassetta verticali.
Nel modello in oggetto, la specie sembra ritrovare una situazione analoga ai cunicoli ove
nidifica in situazioni naturali. Il nido si presenta come una cassetta orizzontale di grandi dimensioni, a sezione quadrata,
con accesso frontale e sportello di ispezione sul retro opposto. La cassetta-tunnel misura 1
metro di lunghezza con un lato di 22 centimetri.
Esistono due versioni differenti a seconda della modalità di installazione del nido:
tunnel a sezione quadrata per edifici
tunnel a sezione romboidale per alberi
La versione per edifici si adatta ad essere collocata in appoggio su superfici piane o travi;
può essere anche fissata lateralmente a pareti esterne o interne di costruzioni.
La versione a sezione romboidale è stata specificatamente studiata per essere sospesa ad un
ramo orizzontale di un grande albero.
Entrambe le versioni presentano un accesso cosiddetto a labirinto, formato da due pareti con
i fori di accesso non allineati. Questo al duplice scopo di evitare l'ingresso diretto della luce
nella camera di cova e di ostacolare l'entrata di possibili grandi predatori, quali la Faina
(Martes foina) e la Martora (Martes martes).
A protezione del tetto è consigliata l'applicazione di guaina catramata per impermeabilizzare
la cassetta ed evitare l'ingresso di acqua dannosa alla covata. La verniciatura della cassetta
con impregnante di colore mimetico garantisce una maggiore durata del legno impiegato,
evitando frequenti manutenzioni. Sul pavimento interno deve essere distribuita abbondante torba a formare uno spessore di
almeno 3-4 centimetri.
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Nido a tunnel per Civetta nella versione a sezione romboidale, installato su una grande quercia in ambiente collinare
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Nido a tunnel per Civetta nella versione a sezione quadrata, installato all'interno di un capanno porta-attrezzi in un ambiente di pianura coltivata
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Dati tecnici |
Diametro del foro di involo: 7 cm
Altezza interna del nido dal foro al pavimento: 3,5 cm
Dimensioni della cavità interna: 18x90x18 cm
Altezza totale del nido: 22 cm
Lunghezza totale del nido: 100 cm
le misure considerano uno spessore delle tavole di 2,2 cm
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Installazione
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prospetto per nido a tunnel per Civetta nella versione a sezione romboidale
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Il periodo consigliato per l'installazione è l'autunno, in largo anticipo sulla stagione riproduttiva, in modo da consentire agli uccelli di prendere confidenza con la struttura,
eventualmente utilizzandola come rifugio per il riposo diurno e quindi usarla in seguito per
allevare la prole.
La collocazione del nido artificiale a tunnel a sezione quadrata va effettuata in edifici situati
in ambienti idonei e non soggetti ad eccessivo disturbo.
Le costruzioni rurali abbandonate in
aperta campagna rappresentano una delle situazioni più favorevoli, come fienili, ricoveri
attrezzi, stalle, sottotetti, porticati, ruderi.
La cassetta deve essere preferibilmente installata all'interno in posizione elevata e
scarsamente illuminata, fissandola a pareti o travi, in posizioni difficilmente raggiungibili dai
predatori terrestri.
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In mancanza di tali condizioni può essere collocata all'esterno, a circa 4 metri dal suolo e riparata dal sole, possibilmente con il foro di accesso orientato verso Ovest o Est.
La collocazione del nido artificiale a tunnel a sezione romboidale per alberi deve essere fatta
sospendendolo al disotto di un grosso ramo parallelo al terreno, mediante filo metallico
protetto da tubo di gomma per non recare danno alla corteccia della pianta. Sono da preferire i grandi alberi isolati in aperta campagna, posizionando il nido ad una altezza da terra variabile da 3 a 5 metri. Ovviamente è possibile installare il modello per edifici anche su alberi o viceversa, il modello a sezione romboidale sospeso sotto ad una trave di un edificio.
In ogni caso l'esposizione del nido da preferire è al riparo dalla luce diretta e con l'accesso
rivolto verso un posatoio facilmente raggiungibile in volo.
L'occupazione del nido artificiale può richiedere anche diversi anni, ma una volta avvenuta, si può ripetere anche per più anni di seguito.
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prospetto per nido a tunnel per Civetta nella versione a sezione quadrata
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Bibliografia
- ABRAM S., FRAPPORTI C. 1988. Uccelli, nidi artificiali e mangiatoie. Manfrini, Trento.
- BEZZEL E. 1989. Uccelli. Vol.2. Zanichelli, Bologna.
- CHIAVETTA M. 1988. Guida ai rapaci notturni. Zanichelli, Bologna.
- DEWAR S.M., SHAWYER C.R. 1996. Boxes, baskets and platforms. The Hawk and Owl Trust, London.
- PREMUDA G., BEDONNI B., BALLANTI F.(in preparazione). Nidi artificiali. Il manuale completo. Edagricole, Bologna.
- SOPER T. 1997. Come nutrire gli uccelli selvatici. Zanichelli, Bologna.
- STEINBACH G. 1989. Difendiamo la natura. MEB, Padova.
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