HI NON HA MAI VISTO almeno 3-4 specie di cince nella sua più o meno lunga vita da birdwatcher alzi la mano!
Sempre attive e
rumorose, intelligenti e colorate, le cince europee sono un esempio di
adattamento alle varie condizioni ambientali, sia naturali che modificate
dall'uomo, ed è molto improbabile fare un'uscita di birdwatching senza
vederne una appesa a testa in giù ai rami o sentirne il canto ritmato e
squillante. Nonostante siano fra le specie più comuni nella maggioranza
degli ambienti (soprattutto in quelli boschivi, ma anche nella campagna
alberata, nei giardini e nei parchi cittadini), la loro identificazione
attraverso la voce non è semplice nemmeno per i birder più
navigati.
Con questo articolo
mi propongo di fissare alcuni punti utili ad identificare, o perlomeno
escludere, le varie specie di Paridi presenti sul territorio italiano in base al canto o ai versi più
caratteristici.
Le specie e la loro distribuzione in Italia
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Le specie appartenenti alla famiglia dei Paridi presenti in Italia sono sei:
Cincia bigia Parus palustris
Cincia bigia alpestre Parus montanus
Cincia dal ciuffo Parus cristatus
Cincia mora Parus ater
Cinciarella Parus caeruleus
Cinciallegra Parus major
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Tutte presentano
popolazioni sedentarie nel nostro paese, ma con una quota più o meno
grande di individui migratori e svernanti: non c'è mese in cui non sia
possibile contattare una specie o l'altra. Ognuna ha preferenze ecologiche
particolari, anche se alcune si ritrovano insieme negli stessi ambienti: le
più esigenti e specializzate sono senz'altro la Cincia dal ciuffo e la
Cincia bigia alpestre, legate strettamente alle conifere; la Cincia mora, pur
preferendo anch'essa le aghifoglie, la si può trovare d'inverno anche
fra le fronde di betulle e carpini, faggi e quant'altro; Cincia bigia,
Cinciarella e Cinciallegra sono forse le più ubiquitarie e convivono
nello stesso habitat e si dividono in armonia l'accesso alle risorse
alimentari.
Ma perché
questo preambolo su fenologia ed ecologia delle cince? Perché credo che,
come per ogni animale che venga osservato o ascoltato in natura, il periodo e
l'ambiente d'osservazione e la presenza di altre specie simili possano aiutare
nell'identificazione. Questi fattori diventano talvolta determinanti quando si
tratta di un piccolo uccello intravisto fra i rami che ci ha lasciato intendere
di sè solo la voce. Diciamo subito che le cince hanno un timbro e un
repertorio che le differenzia generalmente da tutti gli altri Passeriformi
anche se talvolta alcuni passaggi possono sembrare simili a quelli di altre
specie (Picchio muratore , Fringuello). Spesso però si usa dire:
"E' una Cincia, ma quale specie non so" e si esprime così
l'effettiva difficoltà ad andare oltre nella determinazione specifica.
E' fondamentale
attendere un po' prima di pronunciarsi sull'identità di una cincia. Bisogna
ascoltare con pazienza tutto quello che la specie ha da dire, perchè
prima o poi potrebbe emettere un suono caratteristico, rivelando così la
sua appartenenza; spesso è l'alternarsi di versi e canto che potrebbe
aiutarci a fugare i dubbi identificativi.
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In che cosa si assomigliano
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La più versatile e fantasiosa nel canto è sicuramente la Cinciallegra che presenta nel suo repertorio motivi caratteristici di tutte le altre cince.
Il tipico verso nasale della Cinciallegra è comune anche nella Cincia bigia
e nella Cinciarella. Cinciarella e Cincia bigia si assomigliano anche nello schioccante ptci.
Cinciallegra: - Cincia bigia: - Cinciarella:
Cinciallegra e Cincia mora, infine, si assomigliano nel canto primaverile, talvolta in modo straordinariamente simile.
Cinciallegra: - Cincia mora:
Ma allora in che cosa si differenziano?
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La Cincia bigia alpestre, esteriormente gemella della Cincia bigia, ha un canto che si differenzia dalle altre cince , inoltre interpreta il ghegheghe in modo originale (più nasale e monotono) e sufficiente a rendere la sua identificazione sul campo abbastanza facile .
Anche la Cincia dal ciuffo ha il verso e il canto differenti dalle altre cince, ciò aggiunto alle diverse preferenze ecologiche la rendono solitamente semplice da identificare .
Le specie più ostiche sono nel loro insieme le 4 restanti: un incrocio di
sonorità che talvolta disorienta; ma tutte, in primavera, emettono qualche suono particolare che ci aiuta notevolmente ad identificarle.
La Cincia mora canta, l'abbiamo constatato, in modo simile alla Cinciallegra; ma riascoltiamo bene i canti per evidenziare le fuggevoli differenze: quelli della Cincia mora sono più dolci e melodiosi rispetto a quelli più secchi e veloci della cugina maggiore . Nel primo caso le note sembrano
unite, mentre nel secondo il suono sembra più frammentato e ritmato. Teniamo a mente che la Cincia mora canta spesso dalla cima di un abete, mentre
la Cinciallegra preferisce le latifoglie. Ricordiamoci, inoltre, che la Cincia mora ha un verso inconfondibile: un ciu tipico e ripetuto che nessun'altra cincia emette .
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Cincia bigia (Parus palustris) - 25 marzo 2001, Val d'Aosta filmato di L. Ruggieri, file audio di G. Gazzoni
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La Cincia bigia emette il ptci in modo più scattante e netto che non la Cinciallegra, e fa sempre seguire al verso nasale molte volte questa sequenza . Con un po' di esperienza si riuscirà a distinguerle nella maggioranza dei casi, ma a volte è necessario fare attenzione all’intera frase per essere sicuri dell’identificazione.
La Cinciarella, simile per molti aspetti alla cugina maggiore, emette richiami tendenzialmente con toni più alti e striduli, con una serie di sisisi zizizi che ricordano il Regolo e il Codibugnolo (ma questa è un'altra storia). Il suo canto, emesso dalla fine dell'inverno alla tarda primavera , è comunque tipico e inconfondibile .
Infine, la virtuosa della famiglia: la Cinciallegra. Per lei occorre avere ancora
più pazienza che con le altre, perchè intercala suoni striduli, trilli, suoni nasali e cicalecci, spesso senza apparente ordine, ma che messi insieme porta senza problemi all’identificazione. Il canto più o meno veloce, è di solito più ritmato e corposo che nella Cincia mora così come lo è il ghegheghe rispetto a quello della Cinciarella . Sicuramente è una specie vitale ed energica.
Con il tempo e la
costanza anche questi piccoli acrobati non saranno più un segreto per
noi e ogni volta che ci capiterà di individuarne uno saremo un po'
più soddisfatti. Perché le cince, pur essendo comuni quasi
ovunque, non sono banali dal punto di vista canoro e ci obbligano a fare ogni
volta uno sforzo per identificarle, ma con un po' di esperienza la loro
presenza ci regalerà moltissime soddisfazioni: sonore, of course!
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