OME È STATO AMPIAMENTE RIPORTATO nel n° 1 di Quaderni di birdwatching, in questi ultimi anni il complesso dei grandi Larus del Paleartico ha subito un profondo mutamento sistematico. In particolare, tra i Gabbiani "reali" europei che con più facilità possono visitare le coste italiane, vengono distinti:
Larus argentatus: Gabbiano reale nordico.
Larus cachinnans: Gabbiano del Caspio.
Larus michahellis: Gabbiano reale mediterraneo.
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In questo articolo si tratterà dei caratteri distintivi degli immaturi 1° inverno di Gabbiano reale nordico e di Gabbiano del Caspio, che sempre più regolarmente potrebbero visitare le coste italiane e porre dei problemi di identificazione rispetto al più familiare Gabbiano reale mediterraneo.
I gabbiani in questione assumono il loro piumaggio adulto in 4 anni, passando per varie fasi di piumaggio che rivelano la loro età:
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Gabbiano reale nordico - 1' inverno
Chioggia, 29/1/2001 - foto M. Passarella
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juvenile: è il primo piumaggio completo di un giovane gabbiano, è contraddistinto da un colore generale marrone abbastanza scuro (testa e corpo) e da penne scapolari scure con un sottile bordo chiaro.
1° inverno: rispetto al juvenile sono mutate le scapolari, adesso per lo più grigie con disegno scuro ridotto e variabile da specie a specie, e la maggior parte delle piume del corpo e della testa sono ora molto più chiare. Non vengono mutate per il momento né copritrici alari né remiganti o timoniere.
2° inverno: differisce dal 1° inverno per avere scapolari e mantello prevalentemente già di colore grigio come negli adulti; copritrici ancora di colore marrone ma con disegno diverso, remiganti con tonalità più grigia, timoniere con banda sub-terminale nera ridotta, corpo e testa generalmente più chiari ma ancora non bianchi puri.
3° inverno: il piumaggio ora è molto simile a quello degli adulti, ma le primarie presentano ancora sfumature marroni sul nero della parte terminale dell'ala, le macchie bianche sub-terminali su P9 e P10 sono ridotte, le timoniere possiedono ancora delle tracce di nero sub-terminale e sono presenti ancora delle macchiette marroni sul corpo e sulla testa. Il becco è ora giallo come negli adulti ma presenta una banda nera sub-terminale e la macchia gonidale è generalmente sbiadita.
4° inverno: a questa età questi gabbiani sono generalmente indistinguibili dagli adulti ma in qualche caso presentano ancora qualche carattere descritto per il 3° inverno.
Il più comune dei tre gabbiani in questione è ovviamente il Gabbiano reale mediterraneo, distribuito in modo uniforme in tutta Italia dove è piuttosto comune in tutte le stagioni, a differenza delle altre due specie che sono presenti esclusivamente in periodo non riproduttivo. In inverno, il Gabbiano reale nordico è abbastanza frequente in Italia settentrionale, soprattutto sul versante adriatico mentre nel lato tirrenico è meno frequente, ma arriva, almeno fino al litorale romano e sporadicamente anche più a sud. Il Gabbiano del Caspio ha invece distribuzione decisamente più orientale, è comunissimo sul versante ionico della Sicilia, ed è piuttosto comune anche in Puglia. È possibile avvistarlo con relativa facilità su tutto il versante adriatico della penisola, mentre sul versante tirrenico è molto più raro.
GABBIANO REALE NORDICO E GABBIANO REALE MEDITERRANEO
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Nell'identificare animali in volo bisogna prestare attenzione soprattutto a tre caratteri:
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Gabbiano reale mediterraneo - juv in volo
Wijster Olanda, 5/8/2000 - foto R. Offereins
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- Il contrasto tra la barra terminale scura della CODA e il groppone: nel michahellis il contrasto è evidente e salta subito all'occhio; le copritrici del sopracoda sono, infatti, prevalentemente bianche con poche macchie marroni e la coda è prevalentemente bianca alla base, soprattutto le timoniere più esterne, dove è anche ridotta la barra sub-terminale. Nellargentatus invece le copritrici sono più pesantemente macchiettate di scuro e la coda presenta varie barre vicino alla base, riducendo il contrasto tra banda sub-terminale e groppone.
- Il contrasto nelle PRIMARIE: nellargentatus è presente un pannello chiaro ben evidente sulle primarie più interne (da P1 a P5) e sulle copritrici primarie che è sempre poco visibile nel michahellis.
- DOPPIA BARRA ALARE: il michahellis presenta una sorta di doppia barra alare scura superiormente: la prima è formata dalle secondarie praticamente nere con punte chiare ed è presente anche nellargentatus, la seconda è formata dalla base delle grandi copritrici molto scura, che contrasta con la parte centrale e terminale macchiettata di chiaro. Questa seconda barra è più evidente verso l'esterno dell'ala dove le grandi copritrici hanno solamente la punta chiara. Nellargentatus questa seconda barra è assente a causa della maggiore macchiettatura delle grandi copritrici che porta alla formazione di tante piccole barre alari poco evidenti, che possono apparire come un'unica fascia più chiara rispetto alle secondarie.
Identificazione da posati
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Negli animali appollaiati ci sono altri caratteri da notare, è inoltre molto utile considerare anche il periodo dell'anno in cui si effettua l'osservazione, a causa dei differenti periodi di muta e a causa dell'abrasione del piumaggio.
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Gabbiano reale nordico - 1' inverno
Bergen, Hordaland (Norvegia), 21/2/2000 - foto A.T. Mjøs
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È importante, inoltre, mentre si scrutano stormi di gabbiano molto estesi, avere in mente anche il jizz di questi due uccelli, per evitare di controllare inutilmente centinaia di uccelli
Il Gabbiano reale nordico è generalmente più tozzo e meno allungato del nostro mediterraneo, con zampe leggermente più corte (di 3-5mm in media), con collo più tozzo e corto, testa più tondeggiante e becco più corto. La coda cade generalmente ad 1/3 delle primarie nel michahellis mentre raggiunge e può superare la metà delle primarie esposte nellargentatus. Largentatus inoltre è generalmente più scuro del nostro michahellis.
Tutti questi sono caratteri apprezzabili in natura ma che necessitano una grande esperienza, e quindi di poca utilità per i neofiti.
- TERZIARIE: il michahellis presenta terziarie marroni scure con un bordo chiaro che in alcuni casi può essere anche molto sottile, soprattutto con piumaggio abraso. Non presenta generalmente indentature evidenti di questo bordo, anche se ad uno sguardo ravvicinato se ne possono trovare alcune che rientrano rispetto al bordo chiaro. Largentatus ha le terziarie marroni scure molto screziate di color bianco sporco lungo i bordi. Questa screziatura può essere molto evidente, soprattutto in piumaggio fresco, dando l'idea di terziarie molto chiare, ma può essere abraso via con il passare dei mesi.
- SCAPOLARI: nei juvenile sono di scarso aiuto, anche se con relativa frequenza largentatus ha scapolari con macchia marrone centrale in cui penetra il bordo chiaro con macchiette e screziature. Nel michahellis queste penne sono meno contrastanti (tra bordo chiaro e centro scuro) e il bordo chiaro non entra con macchiette e screziature nel centro scuro o lo fa molto poco. Importanti invece sono le penne "primo inverno": Nel michahellis sono generalmente caratterizzate da un disegno particolare, con due ANCORE ben visibili, che danno un'idea di barratura sul dorso; nellargentatus invece il disegno è più variabile ma generalmente è formato da una barra terminale più o meno semicircolare o triangolare evidente con base scura della penna generalmente molto estesa ma spesso non visibile perché coperta dalle altre penne. È importante considerare anche il periodo dell'osservazione: nel michahellis le scapolari sono già in buona parte mutate verso la metà di settembre (o anche prima) mentre largentatus iniziando più tardi presenta spesso penne giovanili fino a dicembre; negli uccelli più nordici (argentatus) si possono osservare uccelli con scapolari giovanili anche a gennaio-febbraio. Se quindi in dicembre si nota un uccello con numerose scapolari ancora giovanili (interamente scura con bordo chiaro) sicuramente è un argentatus! Attenzione però che il michahellis compie a volte una muta non completa e può quindi mantenere alcune scapolari giovanili, anche se spesso sono molto poche.
- DISEGNO DELLE GRANDI COPRITRICI: le grandi copritrici dellargentatus sono molto più macchiettate di chiaro rispetto a quelle del michahellis, soprattutto sulle copritrici più esterne dove la macchiettatura (nel michahellis) si riduce progressivamente rimanendo solo la punta delle penne chiara con base scura, mentre nellargentatus hanno lo stesso disegno delle altre, dando un effetto di un'ala molto più chiara.
- TESTA: il michahellis ha la testa molto chiara con una evidente macchia più scura (detta altresì mascherina) intorno all'occhio. Nellargentatus la testa è generalmente più scura, anche se di poco rispetto al nostro michahellis (colore di fondo crema chiaro invece di bianco ma generalmente più striata). In qualche caso (non infrequente) la testa è molto più scura e non contrasta nettamente con il collo e con la nuca. ATTENZIONE che da gennaio-febbraio in poi argentatus muta le penne della testa che, come negli adulti, diventa più chiara e più simile quindi a quella dei michahellis, anche se spesso priva della mascherina intorno all'occhio del michahellis.
- BECCO: nei michahellis rimane completamente nero per il 1° inverno (e anche per buona parte dell'estate successiva) mentre nellargentatus comincia a schiarirsi alla base già verso ottobre, assumendo una colorazione rosa-carne che in inverno avanzato possiedono praticamente tutti gli argentatus e che si estende fino alla metà o addirittura i 2/3 del becco.
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Gabbiano reale mediterraneo (sinistra) e Gabbiano reale nordico (destra) a confronto diretto
Chioggia, 29/1/2001 - foto M. Passarella
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Da gennaio in poi le differenze tra largentatus e il michahellis possono essere molto ridotte a causa della muta dellargentatus che tende a schiarire la testa e a causa dell'abrasione delle penne; è bene quindi ricordare, come aiuto ulteriore per la corretta identificazione, che il michahellis muta molto presto anche le terziarie che possono essere mutate già a metà dicembre mentre nellargentatus avviene molto più tardi.
GABBIANO DEL CASPIO E GABBIANO REALE MEDITERRANEO
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Nell'identificare queste due specie in volo bisogna notare i seguenti caratteri:
- CONTRASTO NELLE PRIMARIE: il cachinnans ha un pannello chiaro sulle primarie, simile a quello dellargentatus anche se meno evidente; come già detto questo è poco visibile nel michahellis.
- DOPPIA BARRA ALARE: il michahellis ha, come già detto, due barre alari (secondarie e grandi copritrici) dello stesso colore; anche il cachinnans ha due barre alari, quella delle secondarie è molto scura, quasi nera, mentre quella sulle grandi copritrici è di solito molto più chiara ma piuttosto evidente a causa del disegno sulle grandi copritrici con solamente le punte chiare e base scura uniforme.
- Il SOTTOALA del cachinnans è generalmente molto chiaro con le copritrici molto chiare e le ascellari quasi sempre bianche con lievi striature spesso poco visibili. Nel michahellis invece il sottoala è piuttosto scuro con le ascellari e le copritrici del sottoala spesso molto macchiettate e/o striate di marrone. A volte il cachinnans può avere ali inferiormente più scure, in quel caso però sono per lo più grigie scure, non color mattone come nel michahellis.
- COLORE generale: il cachinnans è più chiaro, inoltre ha il SOTTOCODA bianco, con pochissime macchiette, e non macchiettato come nel michahellis e soprattutto nellargentatus.