Quaderni di birdwatching | Anno III - vol. 5 - aprile 2001 |
di Ernesto G. Occhiato |
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Data la vicinanza delle varie aree, nellarco di due giornate è possibile seguire il seguente "percorso" ideale: Area 1: La costa da Bocca di Serchio fino a Torre del LagoArea 2: La costa dal Porto di Viareggio a fino a Torre del Lago Area 3: Il porto di Viareggio Area 4: La bonifica della Costanza Area 5: La bonifica di Coltano Area 6: Il bosco di San Rossore
Sicuramente comincerei la visita da qui, cercando di arrivare la mattina presto quando la spiaggia è ancora poco frequentata. Durante la settimana, da Lunedì a Venerdì, è possibile che il tratto da Marina di Vecchiano fino alla Foce del Serchio venga chiuso al pubblico per le esercitazioni militari che si svolgono in zona.
Dal parcheggio si può proseguire a piedi lungo la spiaggia fino alla foce del Serchio per poi ritornare indietro seguendo lo stradello che costeggia la macchia a ridosso della duna. Poi si può proseguire allinterno della duna (esiste un tracciato che la percorre tutta al suo interno) o seguendo la spiaggia, dallarea del parcheggio in pratica fino allo stabilimento balneare di Torre del Lago (ma è sufficiente arrivare fino al Fosso della Bufalina). Cosa vedere: innanzitutto, in inverno controllare il mare. E possibile infatti la presenza della Strolaga mezzana e della Strolaga minore così come di anatre marine come lOrco marino e lOrchetto marino. Lo Svasso collorosso è stato osservato alcune volte, mentre è quasi certa la presenza delle Sule a pesca un po più a largo.
Alla Foce del Serchio la fanno da padrone i Gabbiani reali mediterranei ed i Gabbiani comuni), ma da Gennaio è possibile osservare qualche esemplare di Gabbiano corso. Presenti spesso anche i Gabbiani corallini. Se sono presenti i Beccapesci, attendersi anche larrivo improvviso di qualche Labbo. Osservato spesso anche lo Stercorario mezzano. Tra i limicoli svernanti sicuramente il Fratino e la Pivieressa, e probabilmente, il Piovanello tridattilo (fino a 7-10 esemplari). Durante la migrazione autunnale da settembre ad ottobre larea può ospitare diverse specie di limicoli, sebbene con numeri piccoli, tra le quali sicuramente spicca la Pittima minore per numero di esemplari e frequenza di avvistamenti ed il Voltapietre. Tra i rapaci, il Falco pescatore molto spesso visita in questa stagione un piccolo stagno retrodunale immediatamente a nord della foce del Serchio. In questo periodo conviene ritornare alla macchina seguendo lo stradello a ridosso della macchia: il numero di passeriformi osservabili è notevole e nel corso degli anni nel mese di settembre sono state osservate specie accidentali come il Canapino asiatico ed il Tordo golanera. In alcune giornate la macchia è letteralmente piena di Beccafichi; altri silvidi, come la Bigiarella e la Sterpazzola, sono osservabili con un po di pazienza. Comune è anche il Luì grosso, il Canapino, la Balia nera ed il Codirosso, questi ultimi due spesso visti sulla rete di protezione che separa lo stradello dalla macchia. Nel periodo invernale la duna a nord di Marina di Vecchiano ospita una delle due popolazioni svernanti accertate in Italia di Zigolo golarossa, con numeri variabili di anno in anno (in genere intorno ad una decina di esemplari, qualche anno fa molti di più). La ricerca di questa specie richiede molta pazienza, ma sicuramente porterà a scoprire anche gli Zigoli neri gli Strillozzi, qualche Zigolo giallo e lo Zigolo muciatto. Sulla spiaggia è stato qualche volta osservato anche lo Zigolo delle nevi mentre è regolare il Codirosso spazzacamino. Nella macchia è presente anche la Magnanina. Durante la ricerca degli zigoli si può essere sorpresi dal veloce passaggio dellAlbanella reale o dal volo del Falco pellegrino. |
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Larea portuale è caratterizzata soprattutto da un ampio parcheggio non asfaltato e molto accidentato su cui in periodo autunno-invernale si formano delle estese pozze dacqua che attraggono irresistibilmente molte specie di limicoli ed i gabbiani. Tra i limicoli è stato osservato ad esempio il rarissimo Piro piro terek, tra i gabbiani, soprattutto se il mare in tempesta, il Gabbiano corallino, lo Zafferano, qualche Gabbianello, la Gavina, e molto più raramente, il Gabbiano tridattilo. A volte presenti centinaia di Beccapesci. Di solito, in tarda mattinata, i laridi si riuniscono intorno alle pozze dacqua dolce per la pulitura del piumaggio e sono facilmente osservabili (così come i limicoli) dalla macchina. Sul mare, allinterno del porto, sono spesso osservabili, in inverno, gli Smerghi minori, e sempre più raramente, anatre marine come gli Edredoni. Segnalato anche lo svernamento della Moretta codona negli anni scorsi. Dal molo si può fare ancora sea-watching per strolaghe, svassi ed anatre marine. |
In zona svernano migliaia di Colombacci, tra gli ardeidi sono comuni lAirone bianco maggiore e lAirone guardabuoi (questultimo con una popolazione svernante di circa 150 esemplari). Se si cerca con pazienza fra gli immensi stormi di fringillidi è possibile trovare la Peppola, mentre fra i rami degli ontani che orlano alcuni tratti delle stradine è possibile osservare il Lucherino. Tra gli altri passeriformi, lo Spioncello ed il Migliarino di palude sono molto frequenti. Tra i rapaci la Poiana ed il Falco di palude sono molto comuni, facili da osservare sono il Gheppio e lAlbanella reale, meno frequenti lo Smeriglio , il Falco pellegrino e lo Sparviero. Seguendo l'argine che limita a Nord l'area 5 è possibile affacciarsi in qualche punto sul Lago di Massaciuccoli (l'estensione del canneto impedisce in genere la vista del lago). Nel canneto il Forapaglie castagnolo è molto comune, mentre già da fine Aprile è possibile osservare le tre specie di mignattini in migrazione. |
Ricorda come ambiente la bonifica della Costanza, sebbene più ampia e con un maggior numero di aree lasciate allo stato naturale. Anche gli uccelli osservabili sono più o meno gli stessi, ma negli ultimi due anni la zona ha visto lo svernamento dellAverla maggiore.
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Sicuramente lintera giornata è passata visitando le Aree 1-5, per cui la visita al bosco di San Rossore (aperto nei giorni festivi e di domenica) può essere effettuata il giorno successivo. Solo parte del bosco è accessibile e larea vicina al mare, sicuramente più interessante dal punto di vista ornitologico è chiusa al pubblico. Le Lame di San Rossore sono visitabili con prenotazione come indicato in precedenza.
Nello splendido bosco misto di San Rossore vi è unabbondante popolazione di Picchio rosso maggiore mentre più raro è il Picchio rosso minore. Il Picchio verde è comune nelle aree più aperte. Presenti e comuni altre specie di passeriformi di bosco, come il Rampichino ed il Picchio muratore e varie specie di cince. Negli stagni temporanei presenti allinterno del bosco non è raro imbattersi in anatre di superficie come il Germano reale e lAlzavola. La Poiana è nidificante. In inverno, il rumore prodotto dal volo di enormi stormi di Colombacci, può essere assordante. Tra le specie più importanti è irregolare lAquila di mare durante linverno nella zona delle Lame, più raramente è stata riportata lAquila anatraia maggiore. Tra i mammiferi, abbondanti sono il Cinghiale ed il Daino. Nel periodo autunnale occorre proteggere bene gli arti inferiori con calzature alte in quanto un piccolo ed invisibile acaro può causare fastidiosi arrossamenti della pelle che durano per giorni. Nel bosco, se si abbandonano i sentieri, è facile anche perdersi. |
Ringraziamenti Desidero ringraziare mio fratello Daniele per i suoi consigli e suggerimenti, Roberto Garavaglia per aver preparato le cartine e Fabio Mirandola e Claudia Valoriani per la scansione delle diapositive. |
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