Quaderni di birdwatching | Anno IV - vol. 7 - aprile 2002 |
di Menotti Passarella |
OS'È IL DIGISCOPING (digiscopie in francese)? Semplicemente la possibilità di realizzare buoni scatti fotografici ottenendo degli ingrandimenti reali da 50 ad oltre 100 volte. Tecnicamente è molto semplice: si tratta di accostare lobiettivo della fotocamera digitale alloculare di un cannocchiale usufruendo degli ingrandimenti da questo forniti. Nel fare ciò occorre avere il controllo circa lallineamento dellasse ottico cannocchiale - fotocamera attraverso il display di questultima.
Linvestimento iniziale potrà apparire cospicuo, ma i primi risultati procurano soddisfazioni indescrivibili. Il digiscoping è nato verso la fine del secolo scorso, diffondendosi in Malaysia, Canada, Australia, Giappone, Belgio, USA, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e, naturalmente, Italia. |
Strumento cardine del birdwatcher, per quanto riguarda gli ingrandimenti, già a 20x si ottengono foto notevoli; aumentando gli ingrandimenti sarà possibile ottenere non più foto di qualità, ma soprattutto documentazioni di specie interessanti che talora non è possibile avvicinare (molto utile uno zoom 20x-60x), compresa la fotografia degli anelli alle zampe degli uccelli (sia di metallo che colorati) che spesso sono anche leggibili.
Fra i modelli attualmente in commercio, sono risultati fra i più utilizzati per il digiscoping quelli della Nikon che superino i 3 Megapixels. Importante è che la fotocamera sia dotata di uno zoom ottico (consigliato un 3x), e che si possa utilizzare in modalità manuale. Ci si dovrà dotare di schede di memoria di capienza sufficiente ad immagazzinare tutte le foto che si desidera realizzare (da 32 a 128 MB), nonché di batterie ricaricabili (almeno due) ed il caricabatteria. |
Nitticora - di G. Conca |
Mignattaio - di D. Occhiato |
Analogamente alla fotocamera, la tecnica del digiscoping è utilizzata anche per filmati. Anche le fotocamere digitali possono essere utilizzate per brevissime riprese a bassa risoluzione, ma per un vero e proprio "film" è necessario possedere una telecamera, da utilizzare analogamente alla fotocamera.
Si possono trovare anelli adattatori in commercio oppure farsene uno per proprio conto. Il vantaggio è che si ottiene maggiore stabilità e controllo dellinquadratura, ma, a mio parere, loperatività ne risulta "rallentata": se avessi dovuto usare lanello adattatore, certi soggetti mi sarebbero, semplicemente, scappati! |
Frullino - di D. Occhiato |
Strolaga maggiore - di E. Viganò |
E' ovvio che l'uso di un buon treppiede è indispensabile. Da sottolineare, invece, che anche la testa del treppiede deve essere di buona qualità! L'accoppiata di un buon treppiede associato ad una testa troppo "leggera" compromette in maniera importantissima la qualità delle immagini.
Secondo quanto si legge sulle liste di discussione e sui siti dedicati al digiscoping, gli ingrandimenti che si possono raggiungere sono dellordine di quelli del cannocchiale (ad esempio da 20x a 60x) moltiplicati per quelli della fotocamera: saranno perciò da 40 a 120 nel caso di una fotocamera con ingrandimenti 2x. Ad esempio un passeriforme che voi potreste fotografare a 10 metri con un 400 mm, lo fotograferete con questa tecnica a 50-150 metri ottenendo un risultato analogo. |
Cavaliere d'Italia ripreso con la tecnica del digiscoping - di L. Ruggieri |
DIGISCOPING vs FOTOGRAFIA TRADIZIONALE | |
VANTAGGI | SVANTAGGI |
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Gabbiani reali con anelli croato (a sinistra) ed italiano (a destra) - di M. Passarella |
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