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UL BANCO DEL LIBRAIO, il libro di Walter Ceccarelli si impone subito allattenzione.
Le dimensioni (25 x 30), la copertina, il titolo, sono tutti elementi accattivanti, che stuzzicano la curiosità del lettore e dellappassionato di rapaci in particolare.
Si tratta, infatti, dellatto damore di un appassionato, che ha voluto dare vita e corpo alle proprie emozioni trasferendole su carta.
Ecco cosa scrive dellincontro con le Aquile reali: "Tornare destate fra le stesse montagne visitate a primavera, per ritrovare la stessa coppia di aquile, è unesperienza davvero unica. Il discioglimento della neve ha fatto emergere un luogo assai diverso da quello ammirato nel precedente soggiorno: un luogo pietroso, segnato da torrentelli impetuosi e cosparso di boschi scuri".
Le tavole, che ilustrano tutti i rapaci diurni che si possono incontrare in Italia hanno un fine che va ben oltre a quello meramente illustrativo ma è ricco di visionarie suggestioni e personalissime interpretazioni, proprie di un artista.
Infatti, Ceccarelli non si attiene ai canoni delliconografia scientifica, nè vuole fare del suo libro un testo di puro riconoscimento, ma pur sconfinando a volte nel naif, cerca di dare corpo allintuizione, allemozione del singolo incontro. Di qui le aquile, di là lincontro con il falcone pellegrino, con i grifoni... ecco, loriginalità delle sue tavole sta proprio in questo e spiace che a volte lartista si sia perso in tavole troppo didascaliche, stile Cramp, che nulla hanno a che fare con lidea primitiva e che a volte sono irritanti.
Un libro da vedere, da sfogliare, e se vi piace il genere, da acquistare.
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