ER RUSCIRE AD IDENTIFICARE LE SPECIE RARE, la cosa più importante è sicuramente studiare, conoscere bene ed osservare attentamente le specie comuni, per essere pronti ad individuare immediatamente luccello "diverso". E però anche utile prepararsi sui potenziali accidentali, per sapere cosa guardare e su quali caratteri concentrarsi nel caso si dovesse avere la fortuna di scovarne qualcuno. Questo articolo tratta lidentificazione di due gabbiani americani, il Gabbiano sghignazzante (Larus atricilla) ed il Gabbiano di Franklin (Larus pipixcan), piuttosto simili fra di loro, ma abbastanza differenti da qualsiasi gabbiano italiano da essere immediatamente individuabili come diversi se visti in Italia. Le segnalazioni italiane di queste due specie si contano tranquillamente sulle dita di una mano ma, visto che ambedue sono accidentali rari ma regolari in Europa, è facile immaginare nuove loro apparizioni.
Distribuzione, status in Europa ed in Italia
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Il Gabbiano sghignazzante ha una distribuzione prevalentemente costiera, sia in periodo di nidificazione che di svernamento. Nidifica su tutta la costa Atlantica del Nord America, dalla Nuova Scozia alla Florida, sullintera costa del Golfo del Messico, e quasi ovunque nei Carabi, isole comprese. Nidifica anche sul Pacifico, lungo le coste nord-occidentali del Messico. E un migratore di corto e medio raggio, con alcune popolazioni che si spingono a svernare sulla costa Pacifica fino al Perù, e sulla costa Atlantica fino al nord del Brasile, ma con molte altre popolazioni che sono stanziali o quasi. E quasi ovunque una specie comune o addirittura abbondante (è il gabbiano più caratteristico della costa Est degli USA), con una popolazione totale stimata sulle 400.000 coppie.
Il Gabbiano di Franklin invece nidifica nel cuore del Nord America, nelle grandi praterie e sui laghetti e paludi interne degli Stati Uniti nord-centrali (Montana, Nord e Sud Dakota, e Minnesota, con piccole popolazioni sulle Montagne Rocciose) e del Canada centrale (Alberta, Saskatchewan, e Manitoba). Assieme al Gabbiano di Sabine, è una delle due specie di gabbiani con le rotte migratrici più lunghe: sverna, infatti, sulle coste Pacifiche del Sud America, con le più grosse concentrazioni (a volte davvero impressionanti) dal sud dellEcuador al Cile centrale. In inverno diventa una specie quasi esclusivamente costiera e, a volte, addirittura semi-pelagica. Come il Gabbiano sghignazzante, è in generale una specie comune, con una popolazione totale stimata sulle 350.000 coppie. Questo numero però tende ad avere fluttuazioni più o meno importanti e la specie sembra essere in espansione nel suo areale più occidentale, mentre le popolazioni più orientali sembrano calare.
Lo status europeo di queste due specie è simile. Sono tutte e due accidentali rare ma regolari, con la maggior parte delle segnalazioni provenienti dallEuropa del nord-ovest. Il Gabbiano sghignazzante è un po più comune ed è stato segnalato in Gran Bretagna (67 segnalazioni), Francia (19, due delle quali in Ain e Saone-et-Loire a poche decine di chilometri dallItalia), Spagna (14), Irlanda (9), Islanda (7), Danimarca (3), Svezia (3), Gibilterra (2), Grecia (1), Austria (1), Belgio (1), e Portogallo (1). Non vi è una fenologia molto chiara, le segnalazioni sono distribuite su tutto lanno con una leggera prevalenza per i periodi di migrazione in primavera ed autunno.
Il Gabbiano di Franklin invece è stato segnalato in Gran Bretagna (31), Francia (11), Svezia (7), Norvegia (5), Spagna (4), Islanda (2), Ungheria (2), Germania (2), Olanda (2), Belgio (1, stesso individuo di una delle segnalazioni olandesi), Isole Far Oer (1), Irlanda (1). Anche in questo caso, le segnalazioni sono distribuite lungo tutto lanno. Se in Gran Bretagna, per esempio, cè un picco estivo fra maggio ed agosto, buona parte delle segnalazioni francesi sono invernali! Data la sua lunga rotta migratoria, il Gabbiano di Franklin è comunque più propenso ad arrivare in posti inaspettati che il Gabbiano sghignazzante. Vi sono diverse segnalazioni di questa specie in Africa, sparpagliate su tutto il continente (Gambia, Mozambico, Senegal, Namibia, Sud Africa), mentre il Gabbiano sghignazzante ha solo visitato la costa Atlantica, in Senegal, Gambia e Marocco. Tutte e due le specie infine sono capitate in Australia e nel Pacifico tropicale. Possono quindi davvero arrivare ovunque!
In Italia, vi è finora una sola segnalazione omologata di Gabbiano sghignazzante. Si tratta di un individuo al primo inverno fotografato a Modica (RG) nel dicembre 1996. Un'altra segnalazione, di un adulto al porto di Genova nel maggio 1999, non è stata omologata in quanto la descrizione non escludeva proprio il Gabbiano di Franklin! Per questultima specie non vi sono ancora segnalazioni omologate, ma gli iscritti alla mailing list di EBN Italia sapranno già dellindividuo adulto osservato alle Saline di Priolo (SR) il 18 giugno 2002, poi fotografato al porto di Siracusa tre giorni dopo. Questa segnalazione non è ancora stata valutata dal COI.
Per identificare i gabbiani, uno dei passi fondamentali è riuscire a determinarne correttamente letà. Per questo è importante avere alcune conoscenze di base sulla muta dei gabbiani. Lo schema classico è il seguente: dopo che il giovane gabbiano si è involato, il suo primo piumaggio è quello giovanile (juvenile). In autunno, dopo una muta parziale (piume della testa e del corpo, scapolari, a volte alcune copritrici), assume il piumaggio di primo inverno (first-winter). In primavera, fa unaltra muta parziale, e prende il piumaggio di prima estate. Al suo secondo autunno, fa la prima muta completa, ed acquista un piumaggio di secondo inverno (second-winter), che nella maggior parte delle specie più piccole, è identico al piumaggio adulto. Per il resto della vita continua così, con mute parziali in primavera e mute complete in autunno.
Per alcune specie di gabbiani più grossi (Gabbiano reale e simili), esistono piumaggi riconoscibili anche al terzo e quarto anno, ma le specie più piccole assumono il piumaggio adulto molto prima. A dire il vero la realtà è un po più complicata; alcuni studi recenti hanno dimostrato che questo schema non è poi così rigido come si crede, soprattutto per i gabbiani più grossi, ma per questo articolo non vi è bisogno di spingersi oltre.
La muta del Gabbiano sghignazzante segue questo schema, e questa specie assume il piumaggio adulto definitivo al terzo anno. Il Gabbiano di Franklin invece è uneccezione fra i gabbiani, in quanto fa una muta completa due volte lanno, sia in primavera che in autunno. Questa particolarità è dovuta al fatto che il Gabbiano di Franklin è un migratore a lungo raggio, le cui penne sono sottoposte a stress molto più intensi di quelli delle specie sedentarie o migratrici a corto raggio.
Tutte e due le specie sono di dimensioni piccolo-medie, della taglia approssimativamente di un Gabbiano comune. In realtà il Gabbiano di Franklin è in media leggermente più piccolo del Gabbiano comune, mentre il Gabbiano sghignazzante è di poco più grande del Gabbiano comune, ma queste differenze sul campo si notano poco.
Le differenze strutturali fra le due specie non sono marcatissime, ma rimangono uno dei migliori modi per differenziarle. La differenza fondamentale sta nella forma della testa e soprattutto del becco. In tutti in piumaggi e per tutte le età, questa diversità di struttura è uno dei migliori modi per separare le due specie. Il Gabbiano sghignazzante ha testa leggermente più massiccia, meno arrotondata, e più "squadrata" rispetto a quella del Gabbiano di Franklin. La forma del becco è ancora più importante: il Gabbiano sghignazzante ha becco più massiccio e più lungo, che sembra spesso leggermente curvarsi allingiù. Il becco del Gabbiano di Franklin è invece più corto, snello, e dritto. Per poter apprezzare questa differenza conta anche lesperienza: in un grosso gruppo di Gabbiani sghignazzanti, per esempio, si troveranno sempre individui con becchi relativamente corti o snelli, ma per un osservatore esperto il becco di un vero Gabbiano di Franklin salta subito allocchio.
Esistono altre differenze strutturali che possono aiutarci nellidentificazione, ma sono meno ovvie e richiedono esperienza per essere apprezzate. Il Gabbiano di Franklin è un po più compatto del Gabbiano sghignazzante, con le zampe e le ali leggermente più corte. Queste differenze sono più ovvie in volo, quando le ali più corte ed arrotondate del Gabbiano di Franklin sono nettamente differenti da quelle affusolate ed appuntite, un po da falco o labbo, del Gabbiano sghignazzante. Questo comporta anche differenze nello stile di volo. In effetti, il volo del Gabbiano di Franklin è più leggero, più da sterna, di quello del Gabbiano sghignazzante. Attenzione, però: in autunno, durante la muta delle primarie, i Gabbiani sghignazzanti possono spesso avere le ali che sembrano più corte ed arrotondate, se le primarie esterne non sono ancora completamente cresciute, e possono avere uno stile di volo diverso dal solito.
E molto improbabile che un Gabbiano sghignazzante o di Franklin arrivi in Europa in piumaggio ancora giovanile, perciò possiamo direttamente passare al piumaggio primo inverno.
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Gabbiano sghignazzante al primo inverno in volo: da notare soprattutto il disegno della coda con banda terminale nera che include le timoniere esterne, ed il disegno delle ali. New Jersey, USA, Nov 1994
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Gabbiano di Franklin al primo inverno in volo. Oltre al disegno caratteristico della testa, il sottoala con nero molto ridotto e limitato alla punta delle primarie lo distingue dai Gabbiani sghignazzanti che mostrano unarea scura nel sottoala molto più estesa. Maryland, USA, Nov 1999
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Le due specie sono superficialmente simili, con mantello e scapolari grigio scuro (tonalità simile ad uno Zafferano della sottospecie graellsii), copritrici e terziare slavate di marrone, primarie nerastre (ma nel Gabbiano di Franklin hanno spesso lapice bianco se fresche), un disegno facciale scuro, becco nero e zampe scure.
Ci sono però numerose differenze di piumaggio che rendono agevole lidentificazione. Il disegno facciale del Gabbiano di Franklin è caratteristico: un mezzo cappuccio nerastro, che si estende dalla cima del vertice alle copritrici auricolari, con la fronte e la gola bianca, e due evidenti "mezzelune" bianche sopra e sotto locchio. Nel Gabbiano sghignazzante al primo inverno, larea scura dietro locchio è tipicamente meno estesa e poco definita. Inoltre, la nuca ed i fianchi del Gabbiano di Franklin sono bianchi, mentre nel Gabbiano sghignazzante queste parti sono slavate, grigiastre. Unaltra differenza importante è il disegno della coda, che si vede bene in volo. Il Gabbiano sghignazzante ha una banda terminale nera molto spessa, che comprende anche le timoniere esterne. Nel Gabbiano di Franklin questa banda è un po più stretta, meglio definita, e soprattutto non include le timoniere esterne. Guardando bene si può anche notare che il centro della coda del Gabbiano di Franklin è grigio chiaro, mentre nel Gabbiano sghignazzante è bianco. Infine, vi sono anche differenze nel disegno alare. Il sottoala del Gabbiano di Franklin è bianco con la punta delle primarie nere, mentre nello sghignazzante vi sono evidenti slavature scure sulle secondarie e sotto-copritrici alari. Visti da sopra, il Gabbiano di Franklin ha le primarie interne grigiastre, mentre nel Gabbiano sghignazzante queste sono nerastre come il resto delle primarie.
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