origine degli Uccelli e quella del volo sono due problemi distinti, per quanto correlati. Abbiamo già visto che le penne esistevano per altre funzioni prima che comparisse la capacità di volare; per questo motivo, è anche molto probabile che Archaeopteryx non fosse il primissimo teropode volante, specialmente se si pensa a quanto fossero evolute le sue penne remiganti, che possedevano già ottime doti aereodinamiche grazie al vessillo asimmetrico rispetto al rachide, come negli Uccelli attuali.
A proposito della comparsa del volo battuto, gli autori hanno ipotizzato due differenti scenari. Lipotesi "arboricola" (in inglese: "tree-down theory") prevede che i diretti progenitori degli Uccelli abbiano cominciato a volare arrampicandosi sugli alberi dai quali avrebbero potuto planare verso terra, divenendo così liberi di muoversi nellaria. Pur essendo molto intuitiva ed immediata, questipotesi ha degli aspetti problematici; Archaeopteryx e gli affini maniraptor, per esempio, non presentano chiari adattamenti alla vita arborea. Lunica eccezione conosciuta sembra essere Microraptor, un dromeosauride scoperto molto di recente, con lalluce del piede assai allungato e probabilmente atto ad arrampicarsi sugli alberi. Tuttavia, questo genere, apparso oltre venti milioni di anni dopo Archaeopteryx, appare troppo evoluto per essere considerato capostipite degli Uccelli (che, allinizio del Cretaceo erano già molto progrediti e numerosi), oltre che sprovvisto di ali adatte al volo planato; per questo motivo, deve essere considerato, uno dei tanti rami evolutivi collaterali, nati lungo la direzione evolutiva degli Uccelli ma estinti prematuramente.
Laltra ipotesi, quella "terricola" (in inglese: "ground-up theory"), si basa invece sulla capacità di corsa dei piccoli teropodi predatori. I piccoli maniraptor avrebbero, infatti, iniziato a distendere gli arti superiori muniti di penne ornamentali per bilanciarsi mentre, correndo, spiccavano salti al fine afferrare insetti alati o evitare i predatori.Tale ipotesi è rafforzata dal fatto che quasi tutti i predecessori degli uccelli erano terricoli e che, inoltre, possedevano le caratteristiche adatte per conseguire la velocità di corsa necessaria al volo battuto.
Più centrale della questione precedente (da dove ha preso origine il volo, se dagli alberi o dal terreno) è quella riguardante levoluzione del battito dala. Nell'articolo del numero scorso, dedicato alle analogie esistenti tra Dinosauri ed Uccelli, abbiamo già visto come larto anteriore abbia subito importanti mutazioni strutturali durante levoluzione dei teropodi.
Jeremy M.V. Rayner dellUniversità di Bristol dimostrò, alla fine degli anni 70, come il battito dala di Uccelli e pipistrelli produca una serie di vortici a ciambella, i quali spingono lanimale in avanti durante il volo battuto. Successivamente, i paleo-ornitologi Pandian e Gauthier dimostrarono che, negli Uccelli, il movimento in grado di generare tali vortici si basa fondamentalmente sulla stessa flessione laterale della mano utilizzata anticamente dai teropodi maniraptor per catturare e bloccare la preda. Lalterazione della struttura ossea della spalla (che aveva modificato langolo di articolazione dellomero in modo che questultimo puntasse decisamente più di lato che non verso il basso o allindietro) e la mutazione di forma del carpo (che divenne simile ad una sottile mezzaluna) trasformarono il movimento dellarto superiore e lo resero idoneo al battito dala.
A quanto pare, negli Uccelli più arcaici i muscoli anteriori del petto, responsabili della rotazione e del sollevamento dellala durante il volo battuto, non si trovavano ancora nella posizione attuale, ossia saldamente ancorati alla forcella; al contrario, gran parte di essi era probabilmente collegata alla parte frontale dello sterno, mentre la forcella (che negli Uccelli attuali è tanto elastica da poter immagazzinare, e poi restituire, parte dellenergia spesa durante il battito dala) rappresentava un osso più robusto e grossolano, che contribuiva più alla solidità del treno anteriore e meno allappiglio muscolare.
Da tutto ciò si può dedurre che questi Uccelli "antidiluviani" non fossero volatori molto dotati: essi, infatti, non avrebbero ancora potuto battere le ali con la stessa rapidità e precisione degli Uccelli moderni.
Gli antenati del piccione
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Studiando con attenzione lalbero filogenetico degli Uccelli (chiamato più propriamente "cladogramma", ed ottenuto grazie alla comparazione delle caratteristiche precedentemente sconosciute ed evolutivamente innovative apparse in ciascun gruppo trattato) si può notare che, nella storia della classe Aves, apparvero molte diramazioni collaterali estintesi molto prima di arrivare ai giorni nostri.
I primi dinosauri aviani finora ritrovati allo stato fossile appartengono alla ramo degli Archaeopterygiformes, risalenti al tardo Giurassico (oltre 150 milioni danni fa) e probabilmente derivati dagli stessi discendenti dei maniraptor più evoluti.
Di Archaeopteryx si è già discusso parlando delle numerose somiglianze esistenti tra teropodi ed Uccelli. Questa creatura, infatti, sembra essere stata creata incollando varie ossa di rettile con altre di piccione: unitamente a varie caratteristiche piuttosto avanzate, ritroviamo unevidente coda ossea (corta, però, rispetto a quella degli altri maniraptor), mandibole dentate e "mani" con dita ed unghioni.
Nel procedere della linea evolutiva che ha portato agli Uccelli attuali, il gruppo dei Pygostylia, (apparsi allinizio del Cretaceo) ha segnato la comparsa di alcune innovazioni anatomico-strutturali fondamentali per la buona riuscita del volo battuto: le vertebre caudali, ad esempio, diminuirono ulteriormente, fondendosi a formare il pigostilo (robusto punto di connessione dei muscoli della coda), e le ossa del torace si connessero strettamente alla testa dellomero, nel formare la giuntura della spalla (il che garantiva una straordinaria saldezza a tale articolazione, senza però limitarne la mobilità). Inoltre, la posizione ribassata e lestrema lunghezza del primo dito delle zampe posteriori rafforzano lipotesi che i piedi fossero prensili ed adattati alla vita arboricola.
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Coppia di Confuciusornis sanctus: il più antico Uccello con becco mai ritrovato; dai resti fossili, ben conservati, si possono notare le ali con dita ed unghie, i piedi prensili per la vita arborea, le penne remiganti assai lunghe e lo spiccato dimorfismo sessale (il maschio, in alto, è più grande della femmina e presenta le penne centrali della coda fortemente allungate)
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Il più primitivo ramo di questordine prende il nome da quello del suo rappresentante più famoso e meglio studiato: Confuciusornis sanctus, scoperto nella regione cinese del Liaoning (dove era presumibilmente assai comune, come testimoniano gli oltre 70 esemplari disseppelliti in poche località). Questultimo, delle dimensioni di una Taccola, rappresenta il più antico Uccello con becco mai ritrovato; il perfetto stato di fossilizzazione, evidente nella maggior parte degli esemplari, ci ha permesso di notare molte altre caratteristiche notevoli: la presenza di una ranfoteca (astuccio corneo, verosimilmente colorato) che ricopriva la base ossea del becco e lesistenza di unevidente dimorfismo sessuale (il maschio era più robusto della femmina e presentava, a differenza di questultima, le due timoniere centrali allungate ed una cresta di piume sulloccipite). Notevole era, infine, la lunghezza delle penne remiganti; basti pensare che la proiezione delle primarie, nellanimale posato, superava abbondantemente la coda.
Gli Enantiornithes hanno rappresentato unimportante gruppo di Uccelli mesozoici vissuti per lungo tempo parallelamente agli Uccelli moderni o Neornithes, anche se evolutisi indipendentemente rispetto a questi ultimi. Tutte le specie appartenenti a questordine possedevano un becco e mancavano di denti, come Confuciusornithidae e Neornithes; il nome di questo gruppo, inoltre, significa letteralmente "uccelli speculari" (nel senso di "visti al contrario") e si riferisce allarticolazione della scapola con il coracoide (opposta rispetto a quella degli Uccelli attuali). Nei loro fossili è evidente, inoltre, una maggiore fusione delle parti scheletriche relative al volo battuto (componenti della mano, piastre sternali ed ossa del bacino); infine, una specie particolare, lEoalulavis hoyasi, rappresenta il più antico Uccello conosciuto in possesso dellalula, un complesso di piume poste alla base delle remiganti primarie più esterne ed indispensabile per manovrare nellaria a gran velocità.
Il ramo degli Euornithes, per finire, riunisce tutti gli Uccelli più evoluti e maggiormente differenziati. Gli Hesperornithiformes, per esempio, erano altamente adattati alla vita acquatica e frequentavano le coste degli oceani di quasi tutto il mondo (tanto da meritarsi il titolo di unici dinosauri marini dellera Mesozoica!).Tale attaccamento allhabitat acquatico determinò, in questi Uccelli, una serie di notevoli mutamenti strutturali: le ali si atrofizzarono sino a sparire quasi completamente, i piedi singrandirono e divennero palmati ed i denti che ornavano il lungo becco si assottigliarono (consentendo di acchiappare prede scivolose come i pesci); quello che più stupisce è come laspetto di questi animali, per semplice convergenza evolutiva, sia stato molto simile a quello di certi uccelli piscivori attuali, come le Strolaghe o gli Svassi.
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