Il metodo migliore per riconoscerli è osservare il bordo posteriore dell'ala (remiganti), che è regolare e senza nessun segno di muta. Poi la "mano stretta" ed infine il colore delle parti inferiori come terzo carattere (soprattutto il cappuccio fulvo).
Sottoala: nel juv. il bordo scuro è assente e il margine dell'ala è più chiaro, spesso traslucido (A). In generale, tutte le remiganti nel juv. presentano barratura più sottile, meno marcata ed evidente, a volte quasi non osservabile a distanza mentre l'ad. mostra sempre 3-4 barre scure nette e regolari, in particolare sulle secondarie. La gocciolatura delle copritrici è poco evidente, a volte quasi assente (B) o non uniformemente diffusa come negli ad., il più delle volte di color bruno-rossiccio.
Sopra-ala: appare più chiaro e contrastato. In particolare, distintivo a distanza ravvicinata, si osserva una stretta barra chiara, che attraversa a metà l'ala, formata dagli apici chiari di tutte le grandi copritrici.
Muta: ala immacolata, piume fresche (A) e tutte della stessa generazione. Tutta l'ala, così come la coda, presenta margine posteriore regolare e con un apice bianco che forma un bordino bianco regolare lungo il profilo alare inferiore e la coda (C). Le differenze nella muta si possono notare anche a grandi distanze.
Colorazione e disegno generale: di norma il juv. appare molto più chiaro delladulto. E meno marcato inferiormente con segni scuri, spesso manca del cappuccio ma ha solo una fascia pettorale bruno-rossiccia o niente. Se è presente un cappuccio, questo è rossiccio o bruno.
Silhouette: profilo alare più ad "S", mano più stretta ed appuntita, ala che appare più stretta.
Si possono considerare immaturi i Bianconi con età compresa dallautunno del 2° anno di calendario fino allestate del 3° anno di calendario, quando generalmente tutte le penne giovanili sono state ormai sostituite.
In generale, per identificarli bisogna cercare di osservare la muta delle remiganti primarie (mano) e delle secondarie, che evidenziano la presenza contemporanea di penne giovanili (più corte, chiare ed abrase) e penne nuove (più lunghe, barrate e con banda terminale scura).
In questi animali, infatti, il profilo alare risulta alquanto irregolare e frastagliato. Questultimo carattere è osservabile anche a distanza, ma deve essere accompagnato dallosservazione delle remiganti di differenti piumaggi per unidentificazione sicura.
In autunno, gli individui del 2° anno di calendario sono riconoscibili dai giovani per avere piumaggio simile a questi (anche se con cappuccio più evidente) ma margine alare e caudale bianco abraso, profilo alare meno fresco, più consunto e evidente muta delle primarie. In genere si dovrebbe notare la differenza tra le primarie interne nuove (P1-P3) e le altre (P4-P10) più scolorite, danneggiate e abrase. In alcuni la P1-P2 (P3) sono nuove e la P4 (P5-P6) in crescita o mancante. Rispetto alladulto le parti inferiori mostrano meno segni scuri, il cappuccio è più bruno-rossiccio e meno vistoso, manca il bordo scuro dellala (presente solo nelle penne nuove) e il profilo alare è più regolare, soprattutto quello delle secondarie.
Gli immaturi nel 3° anno di calendario, invece, si possono riconoscere per aver un piumaggio più simile alladulto ma muta delle ali ancora più evidente, con lala che risulta di profilo più frastagliato che nelladulto. Di norma si notano le 2-3 primarie più interne nuove così come le 2-3 più esterne (o la P10 vecchia, quasi distrutta e le P8-P9 nuove) mentre le altre sono vecchie e consunte, e le secondarie presentano tutta una serie di penne nuove accanto a penne vecchie e in crescita. E bene attribuire gli individui osservati a questa classe di età solo se molto sicuri in seguito a osservazioni in condizioni ottimali.