Quaderni di birdwatching | Anno IV - vol. 8 - ottobre 2002 |
di Luciano Ruggieri |
Ouessant è famosa per la grande varietà di accidentali e di specie rare che vi possono capitare e tra queste, molte sono le specie nord-americane. I francesi si vantano che la check list di Ouessant corrisponde tout court alla check list del Paleartico occidentale! E grandeur a parte, hanno proprio ragione! |
Gennaio |
Alzavola americana |
Febbraio |
Oca colombaccio nera, Alzavola americana, Moretta dal collare, Gabbiano reale americano, Gabbiano dIslanda, Luì forestiero |
Marzo |
Gavina americana, Gabbiano reale americano, Gabbiano dIslanda |
Aprile |
Girfalco, Gabbiano reale americano, Gabbiano glauco |
Maggio |
Berta minore fosca, Croccolone |
Giugno |
Storno roseo |
Settembre | Berta minore fosca, Albanella pallida, Mignattino alibianche, Luì verdastro, Calandrella, Pigliamosche pettirosso, Storno roseo |
Ottobre |
Berta delle Baleari, Berta grigia, Cormorano dalla doppia cresta, Albanella pallida, Piviere dorato americano, Piro-piro dorsobianco, Luì scuro, Luì del Pallas, Luì di Radde, Locustella del Pallas, Pigliamosche pettirosso, Averla isabellina, Storno roseo, Ciuffolotto scarlatto, Zigolo minore, Zigolo boschereccio |
Novembre |
Canapino asiatico, Luì scuro, Luì del Pallas, Luì di Radde, Zigolo minore |
Dicembre |
Girfalco, Luì di Hume |
I periodi più interessanti per visitare Ouessant risultano febbraio-marzo e da metà settembre a metà novembre, con apice in ottobre. Nel primo caso lisola può accogliere migratori neartici che attraversando lOceano sono arrivati a Ouessant come primo stopover prima del continente euroasiatico, nel secondo caso, è più probabile incontrare migratori siberiani o eurasiatici che per varie ragioni (migrazione inversa, erratismo) sono giunti sullisola imbottigliati dal prolungamento verso occidente del continente euroasiatico costituito dal "dito" della Bretagna e dalla penisola di Douardenez.
Ouessant, dove è vietata la circolazione delle auto dei non-residenti, è così minuscola che si può esplorare a piedi, ma il mezzo più comodo è la bicicletta.
Lungo questa strada, sulla vostra sinistra, cè il Centro Ornitologico, che non è indicato, ma che è facilmente riconoscibile in quanto è lunico edificio moderno con vetrate, della zona. Il Centro funziona come polo dattrazione per i birdwatchers presenti sullisola, in quanto più che come stazione ornitologica, funziona come ostello per tutti quelli interessati allargomento (pernottamento e uso cucina: 11 euro). Supponendo che abbiate sistemato il bagaglio, sappiate che i luoghi più interessanti sono (tra parentesi gli accidentali osservati e omologati dal CHN dal 1981 al 1998): |
[1] Kun e Marais du Créac'h: cespugli e macchioni alternati da zone aperte in parte allagate (Oca zamperosee, Alzavola americana, Gufo delle nevi, Gambecchio di Baird, Pispola golarossa, Calandro maggiore, Lui piccolo siberiano, Saltimpalo siberiano, Locustella del Pallas, e tenetevi forte, Chiurlottello il 28.5.1991) [2] Pern e [4] Pointe de Pern: pascoli e prati umidi fino allomonima punta sudovest (Uria nera, Gufo delle nevi, Piviere dorato americano, Calandro maggiore, Pigliamosche pettirosso, Ciuffolotto scarlatto e tenetevi nuovamente forte, Gazza marina minore!) [3] Faro di Créac'h: la luce del faro a occidente attira di notte i passeriformi migratori e non solo... (Berta minore fosca, Oca zamperosee, Piro piro codalunga, Croccolone, Locustella lanceolata, Luì forestiero, Monachella del deserto, Zigolo minore e tenetevi forte, Uccello delle tempeste di Bulwer!) [5] Stang Porz: valloncello umido dove ad ottobre è regolare il Luì forestiero. Il 95% delle osservazioni francesi di questa specie siberiana provengono da Ouessant! [6] Pointe de Porzdoun: la costa della baia è un ottimo posto per i limicoli e gabbiani nordamericani (Berta minore fosca, Piovanello violetto, Piro piro zampelunghe, Piro piro macchiato, Piro piro fulvo, Willet, Gabbiano sghignazzante, Gabbiano di Bonaparte, Gabbiano di Franklin, Codirosso algerino) [7] Prad Meur: valloncello cespugliato umido di difficile esplorazione ma ottimo per i passeriformi (regolari Pigliamosche pettirosso, Luì forestiero, Luì piccolo siberiano) [8] Reservoir de St Michel: specchio dacqua dolce bordato di un piccolo canneto, è regolarmente visitato dai laridi (circa 200 Mugnaiacci a farsi il bagno insieme a Zafferani e Gabbiani reali nordici durante la mia visita a luglio) ma che offre anche mega-rarità come Piro piro pettorossiccio, Gruccione di Persia, Organetto artico, Tordo golanera e tenetevi sempre forte, Piro piro solitario! [9] Laérodrome: buono per tutte le specie che gradiscono lerba bassa (Piviere tortolino, Piro piro pettorale, Calandro maggiore) [10] Val dArland e Park Raden: chiamata la valle delle rarità, è meta classica per i tutti coloro che si dedicano ai Phylloscopus asiatici accidentali (Luì forestiero, di Hume, del Pallas, scuro, boreale, verdastro, Luì piccolo siberiano, Pigliamosche pettirosso, Canapino asiatico, Tordo oscuro e tenetevi forte, Vireo olivaceo!) [11] Stang ar Stiff: insieme di cespugli poco lontano dal porto (regolare il Luì forestiero, poi Luì del Pallas, e tenetevi più forte, Prispolone indiano!) [12] Pointe de Cadoran: è la punta più nord-orientale, interessante per il passaggio di uccelli marini, Sule, Fulmari, Berte minori, Stercorari.... |
IMPRESSIONI AD OUESSANT Nel periodo clou della migrazione autunnale, da metà settembre a tutto ottobre, esaurito il flusso dei turisti "normali", sullisola di Ouessant rimangono solo i residenti. E la confraternita dei birdwatcher. Mentre i primi continuano imperturbati le loro placide attività, i secondi in bicicletta percorrono lisola in lungo e in largo, affaccendati a perlustrarne ogni angolo, passando al pettine fine ogni ciuffo derba, cespuglio, alberello, albero, boschetto, persino i giardini delle case. E quando ci si incontra, ci si interroga e scambia informazioni: Cosa è stato visto?, Dove?, Quanto tempo fa?, Ti spiego come arrivarci. La sera, allosservatorio, insieme si fa il log call, lelenco delle osservazioni della giornata, si tenta di calcolare il numero degli individui osservati, si prepara il board, il pannello aggiornato con le segnalazioni più importanti, che verrà esposto allingresso dellosservatorio, in modo che chiunque arrivi sappia subito cosa e dove cercare. Il tutto in unatmosfera di calma rilassatezza, tutto il contrario dei parossistici twitch delle Scilly: in fondo, siamo tutti venuti fin qui per divertirci. A dire la verità, a Ouessant è inevitabile diventare un poco meteoropatici. Non tanto perché in questo periodo piove (in fondo non piove granché, solo quelle tre-quattro volte al giorno .. e per chi passa la giornata allaperto e spostandosi in bicicletta, è inevitabile ridursi bagnato fradicio), ma perché è il tempo meteorologico a decidere le sorti delle nostre osservazioni. Ci si interroga sul tempo che farà e si fanno ardite elucubrazioni sui rapporti di causa ed effetto tra situazione meteorologica e presenza dei migratori. Da dove soffierà il vento domani? Sarà meglio fare sea-watching dal faro di Créac'h o dalla punta di Cadoran? La notte serena farà partire tutti i migratori? La pioggia li costringerà a fermarsi? La perturbazione è in arrivo da est o da ovest? Porterà siberiani o americani? No, da sud no! Fermerà tutto! Speriamo. In attesa di vedere quel che sarà lindomani, si esce la notte per andare al faro, dove gli uccelli in migrazione girano come falene attorno alla torre, disorientati e catturati nel potente raggio luminoso. |
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