Quaderni di birdwatching | Anno V - vol. 9 - aprile 2003 |
di Luciano Ruggieri |
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I SCRIVE biowatching ma si pronuncia baiouoccing ed è la nuova frontiera del turismo naturalistico. Il biowatching è losservazione della diversità biologica, o meglio, della natura in tutte le sue forme. La filosofia che ispira questa guida è quella di offrire a molti la comprensione di quello che fino ad adesso solo pochi comprendevano, e di far sì che losservazione della moltitudine di forme viventi non sia solo immaginabile in un contesto "controllato", come in un diorama di un museo o in un documentario di Geo&Geo, ma possa essere svolta sul campo. "Andar per natura", questo è lo slogan che dovrebbe guidare questo linizio di secolo. E sappiamo bene come le masse sappiano poco o nulla di natura. Spesso neanche sono capaci di avvicinarsi ad un testo. La guida di Mezzatesta e Zanichelli inizia un percorso didattico ponendosi dalla parte di chi non sa (o ha dimenticato) come si interpreti il paesaggio e con i pratici disegni di Dotti illustra visivamente 12 ambienti tipici italiani, mostrando cosè una cembreta, una torbiera o una fascia di vegetazione igrofila, fino alla gariga con macchia bassa. Poi tratteggia visivamente e con semplici disegni in bianco e nero, i principali gruppi di alberi e arbusti, le essenze della flora alpina e mediterranea, dei funghi, delle bacche e dei licheni, in un excursus che non può essere ovviamente onnicomprensivo ma che risulta sintetico e piacevole. Dei mammiferi indica le impronte, gli escrementi e le principali tane, degli uccelli mostra solo come riconoscere i principali gruppi (gabbiani, rapaci, anatre, passeriformi) dalla forma e dal tipo di volo, poi via via tratteggia i pesci, gli insetti, i mammiferi marini, gli animaletti dei boschi e i resti dei loro pasti, gli insetti utili allagricoltore e così via. La seconda parte illustra il biowatching ai tropici, distinguendo 12 ambienti, dalla costa caraibica con laguna al grande fiume nordafricano, prendendone in considerazione, sempre visivamente con le tavole in bianco e nero di Dotti, i principali abitatori. Personalmente è la parte che più mi piace, i disegni sono più caldi e ricchi e alla raffigurazione delle principali essenze segue un utile commento. La guida è piacevole e liniziativa lodevole, soprattutto perché fa dellinterpretazione della natura una passione perseguibile anche senza dover essere laureati in Scienze Naturali, ma semplicemente come un hobby. Il libro è adatto a insegnare alle nuove generazioni e agli adulti urbanizzati il piacere di capire che differenza fa passare le proprie ferie a Zanzibar piuttosto che a Santo Domingo, tanto "il mare è sempre uguale...." |
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